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L'Aperia-Società Editrice-s.r.l. Piazza Vanvitelli, 33, 81100 Caserta... aperia@email.it ANNO DI FONDAZIONE 1997... tel.0823/357035....Blog gestito da Laura Matarese

4.12.07

Novità editoriali:

A maggio è uscito il secondo volume della collana di poesia “Ginestre”, diretta da Giorgio Agnisola. Aveva esordito, questa collana, con la pubblicazione di quelle Diciture di Pasquale Maffeo che continuano a mietere successi e gratificanti segnalazioni (recentissima, per dire, quella di Angelo Mundula su L’Osservatore Romano), e riprende adesso con un delicato omaggio che i figli hanno voluto rendere alla memoria di Mariaceleste Celi, nel ventennale della sua scomparsa, riunendo e ripubblicando due raccolte, “Occhio di mare” e “I segni acuti”, già pubblicate dall’autrice, rispettivamente, per i tipi di degli editori Guanda e Rebellato. I versi di Mariaceleste Celi, ha scritto Maria Teresa Giuffrè, sono «formati da parole cariche di vibrazioni, ritmate con grande sicurezza, ferme ad arginare la fuga del senso», e la sua opera è «tutta e soltanto una lunga storia d’amore, lunga quanto una vita».

Ad essersi arricchita di un’uscita è stata anche “Anemoni”, la collana dedicata a “saggi, documenti
e ricerche”. Col titolo “Spiccioli di storia, di monete e d’altro”, infatti, l’avvocato Gennaro Paolo Pisanti, che da tempo si interessa di numismatica e di storia (come è noto, la storia non può separarsi dallo studio delle monete) ha voluto raccogliere, in 112 agili pagine, alcuni degli articoli pubblicati da il Caffè, su cui Pisanti, già collaboratore di Cronaca Numismatica, la più diffusa rivista di settore, settimanalmente interviene alternando con passione e sagacia i temi. Quali? Il modo migliore di capirlo è proprio sfogliare il libro, diviso in quattro parti, che si apre con “Spiccioli”, appunto, che raccoglie recensioni di libri di argomento storico - numismatico. Si va da Garibaldi - a Napoli, e nei rapporti con Cavour, nella interpretazione di due grandi storici come Mack Smith e Romeo - alla collezione straordinaria raccolta dal re Numismatico, Vittorio Emanuele III, ricca di oltre 100.000 monete (!), alla monetazione magnifica della Ferrara degli Estensi, alle monete di Carlo di Borbone, di Ferdinando, di Gioacchino Murat.

La seconda parte, “Storie casertane”, è dedicata a personaggi, dal Settecento all’età moderna, che hanno scritto di Caserta o a Caserta collegati. Si va quindi naturalmente, da Vanvitelli, che realizza la grandiosa Reggia (e dal ministro del re, Bernardo Tanucci, che cerca di risparmiare sulle spese...), al professore Enrico Laracca-Ronghi e alla sua Guida di Caserta e delle sue Reali delizie di fine Ottocento. Ancora, non mancano i numerosi viaggiatori stranieri che sono giunti nel Sud per il loro Grand Tour, da Goethe a Winckelmann, da Swinburne a Dumas, e che hanno sostato a Caserta per osservare e ammirare il capolavoro vanvitelliano.
La terza parte, “Archetti eccellenti ... e un po’ di Mozart”
, è dedicata agli archetti celebri, dal “mitico” costruttore di violini Antonio Stradivari di Cremona, ad alcuni grandi interpreti del Settecento (Tartini, Viotti ) e moderni come Heifetz e Menuhin. Si presentano, inoltre, libri recensiti su W. A. Mozart enfant prodige e operista in Italia e il suo librettista Lorenzo da Ponte, autore di quei tre capolavori che sono Le Nozze di Figaro, Il Don Giovanni, e Così fan tutte. Chiudono la carrellata già abbastanza varia, una recensione riguardante i grandi collezionisti americani d’arte, e quella di un simpatico libro di viaggio di uno scrittore del Novecento inglese, Evelyn Waugh, viaggiatore quando viaggiare era un piacere (prima del turismo dei giorni nostri...). Un testo, questo di Pisanti, che è una carrellata di storia e numismatica, che si legge piacevolmente.

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Prefazioni di "Periferie" e "Percezioni"

(Clicca sull'immagine per leggere la locandina di promozione per la collana Folgori)













Seguono le due brevi prefazioni di Periferie
e Percezioni (rispettivamente il numero zero e il numero uno della collana Folgori):

da Periferie:
«Il tema del concorso è “Periferie”, da intendersi nel suo senso più lato, come luogo “altro” da un centro che può essere urbano, ma anche geografico, economico, sociale, culturale, sentimentale, affettivo, mentale e quant’altro» recitava il bando della prima edizione del concorso “Impressioni”, e gli autori dei racconti di quest’antologia - i vincitori di quel concorso - hanno egregiamente interpretato il tema, ne hanno tratto e restituito un senso poliedrico.
In questi racconti “periferia” assume il duplice significato di luogo in cui ambientare la materia narrata, ma soprattutto di stato d’animo dei protagonisti: persone comuni che si scoprono diverse da quel che credevano, che iniziano ad osservare il mondo da differenti punti di vista, che smettono di abitare al centro di sé stessi per spostarsi nelle loro intime periferie: in luoghi degli affetti, della cultura e delle emozioni che rappresentano e racchiudono in sé aspetti della vita talvolta marginali, spesso emarginati, mai da sottovalutare.
L’idea del concorso e, ancor prima, della collana Folgori, d’altronde, nascono periferiche. Coll’idea di partire da una periferia culturale alla conquista dell’impero. Perché per molti versi i luoghi che non sono periferia culturale possono contarsi, in Italia, sulle dita di una sola mano; e Caserta, dov’è nata e ha sede L’Aperia, non è certo fra quelli. Perché è collosa periferia culturale quella di chiunque scriva e non abbia la ventura di avere per amico l’amico di un editor e, inviando il dattiloscritto, acquista il biglietto di una lotteria senza vincitori.
Folgori, infatti, conta di fungere da amico degli amici, e «di permettere a scrittori esordienti o quasi di presentarsi alla ribalta editoriale se non da un arco trionfale almeno da una porta dignitosa»; che il n. 0 di questa porta sia dedicato ai vincitori di un concorso ci sembra particolarmente ben augurante ed è, di sicuro, gratificante.
Ai suoi vincitori, quindi, nel ringraziarli d’aver partecipato, L’Aperia vuole porgere congratulazioni e auguri sinceri, riservando però l’ultimo caloroso e riconoscente ringraziamento ai componenti della commissione e a coloro che hanno collaborato ai diversi aspetti di questa iniziativa: Giorgio Agnisola, Mary Attento, Silveria Conte, Vanna Corvese, Marilena Lucente, Giovanni Manna, Laura Matarese, Matilde Morfino, Menico Pisanti, Tommaso Pisanti, Umberto Sarnelli, Caterina Vesta.
Gli autori dei racconti raccolti in Periferie sono Alessandro Corsi, Anna D’Ambra, Donatella Di Pietrantonio, Cristina Famiglietti, Giovanna Giaquinto, Giorgia Mastropasqua, Alessio Zampetti.

***

da Percezioni:

In un processo di analisi del percepire si inseriscono i racconti di quest’antologia, registrazione di atti ed eventi appartenenti all’esperienza sensoriale: non è descritto tanto il mondo, quanto la percezione che se ne ha.
La nostalgia, l’ironia, i dialoghi e i monologhi,
costituiscono quel mondo che ruota su se stesso, in cui ci spostiamo, viaggiamo, osserviamo, percepiamo, perché percepire è l’origine dell’interpretazione di diverse sensazioni, è esperienza conoscitiva.
È la percezione che sta alla base dell’interagire dell’uomo
con il mondo esterno o con la sua realtà interna: la percezione di un suono, un’immagine, un odore, attraverso i sensi, la percezione di una emozione, un pericolo, un concetto, attraverso la mente.
Percezioni raccoglie scritti di Pina Napolitano, Laura Matarese, Stefania Napolitano, Sergio Ciarone.

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Spiccioli: recensione di Antonio Marcello Villucci

Per l’Aperia, giovane e impegnata casa editrice casertana, Gennaro Paolo Pisanti, avvocato, ha pubblicato recentemente, nella collana Anemoni di saggi, documenti e ricerche storiche, il volume Spiccioli di storia, di monete e d’ altro (L’Aperia Editrice, pp. 108, euro 8, 00). Nel testo, dal titolo accattivante, l’autore, collaboratore di Cronaca Numismatica e socio della Società Numismatica Italiana, raccoglie articoli che hanno visto la luce sul settimanale casertano il Caffè, di cui è anima Giovanni Manna. In essi, Pisanti prende in esame una serie di libri vicini ai suoi stessi interessi culturali, tra cui, in primis, il secolo dei lumi, caro al nostro. «Il dibattito sulle monete» scrive l’autore «è tipico del Settecento...». Attraverso lo studio monetale vengono colti, così, gli aspetti economici e sociali degli stati e comprese le condizioni di sviluppo e di arretratezza storica dei vari stati dell’Italia del XVIII secolo. Ed ecco apparire sotto i nostri occhi le belle pagine sulla monetazione di Carlo di Borbone, della Repubblica Cisalpina, di Gioacchino Murat, delle piastre di Ferdinando IV.
Pisanti si sofferma altresì su Cesare Beccaria numismatico
, sull’economista napoletano Carlantonio Broggia, per poi trattare, con una incursione nel XX secolo, della favolosa collezione di Vittorio Emanuele III, il re numismatico. A queste pagine, che costituiscono il nucleo fondante del lavoro, seguono altre di taglio storiografico su Garibaldi visto da Trevelyan e Dumas padre, su Cavour, il grande tessitore, visto da Rosario Romeo e da Mack Smith, su Gioacchinio Murat. Non poteva mancare l’interesse per i personaggi della Caserta settecentesca, come il ministro Bernardo Tanucci e il de Gregorio, per il palazzo vanvitelliano, la maestosa Reggia, voluta da Carlo di Borbone, sui viaggiatori del Gran tour a Caserta. Nella parte conclusiva del libro uno spazio ampio è poi riservato alla musica: dalla leggenda di Stradivari ai grandi violinisti del Settecento (Veracini, Viotti), a Mozart e alla sua presenza in Italia, sino ai grandi violinisti dei tempi moderni (Heifetz e Menuhin). Un notevole apparato bibliografico completa il libro, che troverà certamente consensi presso il pubblico dei lettori per chiarezza di contenuti e per efficacia di linguaggio.

Antonio Marcello Villucci

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Spiccioli d'Illuminismo di Nicola Terracciano

Il caro amico, avvocato Gennaro Paolo Pisanti, ha pubblicato in questi giorni (luglio 2007) il suo primo libro “Spiccioli di storia, di monete e d’altro” (108 pagine), beneagurante di altri, nel solco solido e duraturo paterno, che meglio fa cogliere il ruolo vitale di animazione civile che una famiglia di intellettuali casertani ha saputo e sa esercitare nella loro cara città e provincia, pur nel cuore di tante contraddizioni storiche che la caratterizzano, la bloccano, le impediscono di raggiungere quella modernità, che è di tante altre aree del paese. Esso è stato pubblicato da L’Aperia, casa editrice anche di questo strumento di impegno culturale e civile che è “Il Caffè”. La piccola casa editrice si sta arricchendo di collane e di volumi, che la configurano ormai come un’ammirevole e ambiziosa realtà editoriale della provincia italiana, così ricca di energie e presenze inimmaginabili e che fanno sperare. Nella collana “Anemomi” (saggi, documenti e ricerche) ben si colloca questo testo, che raccoglie in massima parte articoli pubblicati negli anni sul citato “Il Caffè”. La elegante, efficace copertina, graficamente arricchita di immagini (come tutto il libro, con indubbia efficacia didascalica e di lettura agevolata) di Beccaria, di monete, dell’ingresso di Garibaldi a Napoli nel 1860, del violinista - compositore fiorentino Veracini, apre un sintetico spiraglio sui temi ricorrenti del libro, che costituiscono il cuore dei vari, molteplici interessi storico-culturali, e sottilmente civili, del Pisanti: la numismatica, il Risorgimento, specialmente garibaldino, la musica, le memorie cittadine casertane. Attraverso sintetiche presentazioni di molteplici libri e di personalità (perciò “Spiccioli”), che rivelano una vivace curiosità intellettuale in tante direzioni, che si fanno apprezzare per la chiarezza e la capacità di cogliere la sostanza del loro rilievo conoscitivo e interpretativo (a partire dal libro-intervista al grande medievalista francese Le Goff ai libri sull’Illuminismo, specialmente lombardo e napoletano, al Mezzogiorno borbonico e napoleonico, alle indagini su Garibaldi, di Dumas e di Treveylan, su Cavour, di Rosario Romeo), si aprono squarci storici più ampi e problemi storiografici più aperti. Ma il cuore più caratteristico del libro è soprattutto, anzitutto, la numismatica. Essa, che nell’immaginario collettivo è vista come hobby erudito di tipi particolari (come quelli che si interessano di francobolli), in realtà (ed è questo uno dei meriti fondamentali del libro) una scienza storica importante (e lo testimoniano specifiche società nazionali, riviste e cattedre universitarie), come lo sono tante altre (dall’archivistica alla diplomatica all’archeologia). Essa supporta positivamente il discorso storico, assicurando concretezza e contestualità, evitando arbitri interpretativi e andamenti romanzeschi. Le monete, come i documenti scritti, come le varie altre testimonianze del passato, permettono di entrare nella concreta vita quotidiana, economica, sociale di tutte le classi sociali, aprono spiragli sui livelli di modernità o di arretratezza dei vari Stati, sulle capacità di adeguatezza storica delle classi dirigenti con le loro politiche. All’interno di questa rivendicazione del valore storico-scientifico della numismatica si collocano gli scritti più importanti della prima parte della raccolta, che non a caso sono più articolati e anche più tecnicamente impostati (es. L’Illumini-smo in Italia e le monete, le piastre di Carlo III e di Ferdinando IV, le monete della Repubblica Subalpina, quelle di Gioacchino Murat, Vittorio Emanuele III “re numismatico”, che personalmente curò e produsse la più grande collezione di monete, promosse il “Corpus Nummorum Italicorum” in venti volumi, l’ultimo uscito nel drammatico 1943, e fu presidente ad honorem della Società Numismatica Italiana). Il discorso del Pisanti non è mai aridamente tecnico, ma sa sollevarsi sempre dal livello numismatico a quello più ampio storico-politico-intellettuale, in cui la vicenda monetaria si svolge. Da una considerazione puntualmente approfondita e lucidamente posseduta delle vicende storiche italiane dal Settecento ad oggi nasce poi quella segreta tensione civile, che attraversa esplicitamente e implicitamente quasi tutti gli articoli e che, di fronte a tanti smarrimenti civili e politici di oggi, gli fa rimpiangere, con nostalgia e volontà di ripresa, quella Italia illuministica di Verri e Beccaria, di Genovesi e Filangieri, quella Italia risorgimentale, specialmente garibaldina, alla quale è legatissimo, che, come diceva Alessandro Galante Garrone, pure c’è stata ed ha operato, nel Parlamento e nel paese, desiderosa solo del bene comune e tutta impegnata e sollecita a sanare le piaghe secolari di una paese ancora impregnato di feudalesimo, di clericalismo, di arretratezza, di corruzione, di privilegi. E per poter continuare a vivere e operare, pur nell’amarezza che viene spesso dalla vicende storiche irrisolte o tradite, e che prolungano la loro ombra nel presente, o dalla negativa cronaca quotidiana, le vie di consolazione e di salvezza sono la musica (di qui la seconda parte del libro, con predilezione verso il violino “qualcosa di vivo”, la cui musica “scorre come un nettare”, con un articolo dedicato al suo quasi mitico costruttore, Stradivari cremonese, verso i violinisti virtuosi rigorosi, che vanno da Veracini a Paganini, a Tartini, a Heifetz, a Enescu, a Menuhin, verso la musica di Mozart, «il più illustre prodigio musicale della storia», di cui si colgono anche gli strettissimi rapporti con l’Italia, patria della grande opera settecentesca e anche di musica strumentale, nella cui lingua scrisse le opere straordinarie come “Le nozze di Figaro”, “Don Giovanni” e “Così fan tutte” su libretti di Da Ponte), la cultura, il viaggiare, il culto della ragione e del sapere, coltivato con serietà e puntualità, mai ridotto a pura erudizione, delle memorie patrie locali (di qui la parte relativa alla più nobile storia casertana, che ruota intorno alla straordinaria, europea Reggia del grande Vanvitelli, entrata nel circolo classico dei viaggi del “Grand Tour”, simbolo e metafora di un sogno civile), che soli possono difenderci, limitandone i danni, dalla forza possente del buio storico che producono l’ignoranza, il pregiudizio, la grossolanità, la violenza, che ne è la conseguenza inevitabile.

Nicola Terracciano

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19.6.07

L'Aperia su liberalsocialisti.org

di Nicola Terracciano:
"19 giugno 2007.

L’Italia degli 8101 Comuni è sempre ricca di sorprese e di squarci conoscitivi inediti e inimmaginabili e conferma sempre più che la categoria intellettuale più da conquistare è quella della ’complessità’, perché gli esseri umani, per pigrizia mentale e scarso aiuto della scuola e dei mezzi di comunicazione di massa, sono portati alla pericolosa ‘semplificazione’, quindi ai giudizi superficiali, affrettati, quindi deformanti e non veritieri.
Questo vale oggi specialmente per il Sud, dal Garigliano(dove finisce il Centro) in giù, che, per la martellante insistenza dei mezzi di comunicazione di massa (dai giornali alla tv, a internet) solo sugli aspetti negativi della criminalità, della corruzione amministrativo-politica, dell’incapacità di risolvere problemi elementari di vivibilità come i rifiuti, l’acqua, il lavoro, sembra essere quasi un luogo senza vera vita civile moderna e operosa.
Osservando più da vicino le cose, invece, come sempre si dovrebbe fare, in una tensione alla indicazione di Machiavelli verso la ’realtà effettuale’, come quando da lontano si vedono monti uniformi e indistinti e, avvicinandosi, si scorgono rilievi coltivati e colline e vegetazione lussureggiante e ruscelli e paeselli lindi, si fanno scoperte, che attenuano di molto quella immagine negativa, che pur resta come un'amara nota negativa.

Così si è avuta la possibilità, attraverso la mediazione di un caro amico (il dott. Gennaro Paolo Pisanti) di conoscere una iniziativa editoriale a Caserta (che lega spesso il suo nome nell’immaginario collettivo nazionale ad una criminalità di livello europeo, presente all’interno del suo territorio provinciale, da Mondragone e Sessa Aurunca all’Aversano), che si esprime con un settimanale indipendente e una casa editrice ’L’Aperia’ (così denominata da un sito storico del Giardino Inglese, dedicato alle api, della straordinaria e notissima Reggia, che fa da contrappeso nel suo aspetto positivo per Caserta a quello negativo sopra citato) di rilevo non solo provinciale.
Il settimanale indipendente prende nome ambizioso (dati i precedenti settecenteschi e novecenteschi rispettivamente di Verri-Beccaria e Bauer-Parri) e benaugurate di ‘Il Caffè’.
Esso è stato registrato al Tribunale di Santa Maria C.V. nel 1998 e segnala e commenta ogni sette giorni, con tenacia degna di ogni lode, gli eventi civili, culturali in senso lato, politici, anche sportivi della provincia anzitutto, ma si allarga sia a Napoli che a vicende più nazionali.
Una opportuna e spesso riuscita ’miscela’.
Il promotore, animatore, direttore sia del settimanale che della casa editrice è Giovanni Manna, che è riuscito a raccogliere attorno a sé un folto gruppo di collaboratori di serio livello, che rendono i vari articoli delle 20 pagine (numero del 15 giugno 2007), con discrete pubblicità, che non guastano o infastidiscono, degni di essere letti con utilità.
Senza sbandierare colori o scoop, si offre un prodotto dignitoso in bianco e nero, succoso e discreto.
La Casa editrice, di cui si può avere una idea nell’apposito sito web: www.laperia.blogspot.com, ha diverse collane che spaziano in vari campi (guide, manuali, saggi, ricerche).
L’ultimo libro, AA.VV, L’Acquedotto Carolino, marzo 2007, ha un livello grafico e di impostazione tale da competere con le migliori case editrici nazionali.
Auguri di cuore per questa presenza culturale e civile, di cui si ha veramente bisogno come il pane in una provincia meridionale, cara e amara, come Caserta".


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31.5.07

25 maggio ore 18:00, Guida Librerie

Venerdì 25 maggio nella libreria Guida (Caserta), in occasione del secondo numero della rivista Universale/Singolare - La politica del benessere, Giuseppe Ventrone (direttore della rivista) ha introdotto il dibattito sul tema "Lavoro nero morti bianche tra legalità e illegalità". Sono intervenuti al dibattito Raffaello Magi (Magistrato presso il Tribunale i S.Maria C.V. - Commissione Giustizia per la riforma del C.P.P.) e Raffaello Piccirillo (Magistrato presso il Tribunale di S.Maria C.V. - Ufficio G.I.P.), mentre Marilena Lucente ne è stata la moderatrice.



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Concorso letterario 2006

La società editrice L'Aperia indice un concorso letterario per scrittori che potranno inviare uno o più racconti in lingua italiana, le opere devono essere originali, inedite, e non supereranno la lunghezza di 10 cartelle (18.000 battute). Tema del concorso è Periferie, da intendersi nel suo senso più lato, come "luogo" che circoscrive un centro urbano, culturale, sentimentale, sociale. I racconti selezionati dalla giuria saranno pubblicati da L'Aperia in un volume antologico, e alcune copie saranno spedite a specialisti del settore editoriale e dell'informazione.
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L'Aperia a GALASSIA GUTENBERG

15/03/2007 A Galassia Gutenberg per l’incontro Esordio della nuova delega alla mostra del libro è stato presentato il libro di G.Ventrone, La politica del benessere. La partecipazione della Provincia di Caserta all'edizione di quest'anno della mostra-mercato del libro 'Galassia Gutenberg' ha avuto l’obiettivo di far conoscere ulteriormente le esperienze editoriali del casertano, ed è stato previsto l'intervento degli editori di Caserta e provincia, che hanno presentato le loro ultime pubblicazioni.

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La Società Editrice L'Aperia si occuperà di spedire alcune delle copie pubblicate a:

case editrici

  • Laterza & figli spa, Roma
  • Ancora del Mediterraneo, Napoli
  • Alberto Castelvecchi Editore s.r.l., Roma
  • Fandango S.r.l. Via Ajaccio, Roma
  • Sellerio editore, Palermo
  • Fazi Editore, Roma
  • Avagliano editore, Roma
  • PeQuod, Ancona
  • Pendragon Edizioni, Bologna
  • Marlin, Cava de' Tirreni (Salerno)
  • Spartaco Edizioni, S.Maria C.V. (CE)
  • Sironi Editore, Milano
  • Garzanti Libri S.p.A.(Gianandrea Piccioli), Milano
  • Giulio Einaudi Editore (Ernesto Franco), Torino
  • Minimum fax srl, Roma
  • Sperling & Kupfer Editore (Carla Tanzi), Milano
  • Sellerio editore (Elvira Giorgianni), Palermo
  • Marcos y Marcos (Marco Zapparoli), Milano
  • Guanda, Longanesi (Luigi Brioschi), Milano
  • Marsilio (Cesare De Michelis), Venezia
  • Mondadori (Antonio Franchini), Segrate (Milano)
  • Piemme (Maria Giulia Castagnone), Casale Monferrato (Alessandria)
  • Rizzoli (Benedetta Centovalli), Milano
  • Tropea Editore (Marco Tropea), Milano
  • Donzelli Editore (Carmine Donzelli), Roma
  • Bompiani (Andrea Cane), Milano
  • Transeuropa (Massimo Canalini), Ancona
  • Feltrinelli (Gabriella D’Ina), Milano
  • e/o (Sandra Ozzola), Roma

    enti/premi/istituzioni

  • Fondazione Premio Napoli
  • Maria Oliviero c/o Biblioteca Maddaloni

Riviste letterarie

  • caffè Michelangelo, Firenze
  • il club degli autori, Melegnano (MI)
  • fernandel, Ravenna
  • inchiostro, Verona
  • prospektiva, Siena
  • storie, Roma
  • virgole, Genova

Le agenzie letterarie

  • ALI, Milano
  • Antonella Antonelli, Milano
  • Luigi Bernabò and Associates, Milano
  • Grandi & Associati, Milano
  • Agnese Incisa, Torino
  • Itaka, Padova
  • Perroni & Morli Studio, Taormina (ME)
  • Roberto Santachiara, Pavia
  • Incipit, Napoli
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